In seguito lo incontro all'Archiginnasio, tra lo studio matto e disperato e le pubbliche relazioni, soprattutto con le signorine. Ci sono le feste in via dell'Unione, dagli inizi indimenticabili e i finali offuscati dall'alcol. E poi l'inverno canadese e i resoconti dei convegni in giro per l'Europa. A seguire, purtroppo, anche il grande freddo di perdite importanti.
Qualche anno dopo, mentre organizzo una festa, mi dice: posso portare una persona? Nella confusione, presi dai rossi e dalle patatine, non ci accorgiamo che Matteo non ha occhi che per lei. Seduta, timida, con le mani sulle ginocchia; mentre lui, chino, all'orecchio le sussurra:
Viviamo,
Francesca, ed amiamo,
i brontolii dei vecchi troppo seri
valutiamoli tutti un soldo!
Dammi mille baci, poi cento,
mille altri, e ancora cento,
Quando ne avremo migliaia,
li mescoleremo perché nessun malvagio
i brontolii dei vecchi troppo seri
valutiamoli tutti un soldo!
Dammi mille baci, poi cento,
mille altri, e ancora cento,
Quando ne avremo migliaia,
li mescoleremo perché nessun malvagio
possa
invidiarli, sapendo esserci tanti baci.
Questa è la storia di come Matteo perse la barba, per baciare meglio.
Nota dell'autore:
Il racconto mi è stato commissionato da un caro amico perché lo leggessi al suo matrimonio. E' diventato una storiaadunpassodallesserevera nel momento in cui, nonostante abbia provato di tutto, non sono riuscito a convincerlo a tagliarsi la barba per la cerimonia. Auguri Francesca e Matteo, e tanti baci!
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