“Ma dai! Tu sei @peppinoweb!”, “Tu invece?”, “Io sono @infornoxte”, “Grande Inforno! sei davvero tosta”, “Aspetta, aspetta, che sta arrivando “@unpostoalsun”, “Dai, twittiamo un po'”. Sfoderano gli smartphone e veloci le dita iniziano a volare sullo schermo.
Invasioni digitali.
Un'occasione per conoscere altri blogger, penso. Mi avvicino: “Ciao”.
Dita frenetiche ballano silenziose,
emoticon sconosciuti scandiscono i cambi di turno.
“Ciao, che tuittate?”
Uno di loro è un po' in difficoltà,
lo vedo perché ad un certo punto fa un grugnito che rimbomba nella
sala. Veloce tira fuori il tablet, fa una foto e continua con maggior
scioltezza.
“Siete su facebook? Come vi
chiamate?”
Sullo schermo lungo il corridoio, quello
ufficiale della mostra, appaiono i tuitte cancellettoinvasionidigitali. Perfette
frasi ad effetto che si richiamano l'un l'altra, ma appena appena.
Partecipo anch'io, almeno passivamente, leggendo. Mi accorgo che c'è anche un
quarto, tale “@maveterottoerca”, molto polemico. Lo riconosco poi
in un ragazzino in maglietta che sta in un angolo accigliato con uno
smartphone molto piccolo.
Arriva la guida e dice che la visita ha
inizio. Tutti infilano le cuffie, fanno partire l'app della mostra.
Lo so perché leggo il tuitte sullo schermo. E si disperdono a far
foto. Io e la guida iniziamo il giro. Si chiama Carla e studia Conservazione e restauro dei beni culturali.
Carina, ma sulle sue.
Carina, ma sulle sue.
“Mostra bella, peccato non aver conosciuto nessuno :-((((((”, posta sconsolata @infornoxte il giorno dopo. Tutti mettono mi piace.
e quindi aggiungo un +1? ;)
RispondiElimina