in una via Massarenti imbottigliata causa code, sfreccio in bici cantando.
libero di muovermi, rido degli automobilisti,
che nervosamente sterzano per tagliarmi la strada.
con svelti colpi di pedale li supero agilmente,
respiro l'aria pungente dell'imbrunire.
in una fredda serata di fine febbraio, spilli di pioggia mi segnano il viso.
automobilisti al caldo ridono di me,
che indebolito dal freddo avanzo rosso in viso.
mi accorgo degli ostacoli sempre più tardi,
fragile terracotta avvelenata dai loro scarichi.
Bello. cantando sotto la pioggia. anche tu ci dai, col punto di vista.
RispondiEliminapoeticamente non casuale... o non casualmente poetico... beh, entrambi ;)
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