martedì 14 gennaio 2014

La bicicletta di Escher



E' notte, pedalo affaticato tra i saliscendi del parco. In curva improvviso appare un pedone. Corre a perdifiato contromano, lo schivo con un vaffa. Al tg un comizio, dalla finestra sale un grido lontano. Mi affaccio cercando tra le foglie. Nel gelo invernale un brivido, chiudo gli infissi con forza. Mi risveglia un colpo alla porta, con un'eco al di là del muro. La mia auto è in seconda fila nel vialetto. Le chiavi girano, sussulta il motore ingolfato. La tosse secca mi acceca fastidiosa, un'auto mi sfiora in manovra. Vado a piedi verso la farmacia del turno di notte. Finisco in fila dietro una coppia, litigano sbracciandosi. Mi lascia infine al telefono, l'ultima discussione sulla pillola. Cappotto e berretto, corro da lei attraverso il parco. In curva improvviso appare un ciclista, mi schiva con un vaffa.  

p.s.: l'idea per questo post me l'hanno data il quadro di Escher Metamophosis II e questo racconto tanto carino http://eddaje.wordpress.com/2011/10/20/escher/

1 commento: