mercoledì 22 maggio 2013

Le dolomiti felsinee e la felicità

In bici verso il lavoro il tratto che mi piace di più è quello dopo lo scollinamento di via Ugo Bassi. 





Quando taglio a destra e imbocco via delle Lame. Sono poche centinaia di metri contromano e in preferenziale, ma in leggera discesa. 


Quando stanco per la strada già fatta, e con la consapevolezza delle mamme in suv che mi attendono poco dopo, posso staccare le mani dal manubrio e stendere la schiena. 


Quando per un attimo, con il permesso di taxi e autobus, dimentico da dove vengo e dove vado e solo sento il vento fresco in faccia.


Carpe diem quam minimum credula postero.


2 commenti:

  1. Mi sembrava di riconoscere via delle Lame in quella foto!
    Me le vedo le mamme in suv, che ti aspettando parcheggiate, col piede sull'acceleratore, pronte a sgommare tutte insieme quando vedono la tua sagoma stagliarsi all'orizzonte.
    Ora vado, che dum loquimur fugerit invida aetas.

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  2. Altro non sono che cellule dormienti pronte ad attivarsi per mettere a repentaglio la mia felicità. E la mia salute.

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