Quarantenni, uno di
fronte all'altro. Lei pingue, con cappottone marroncino e sciarpa
rosa. Lui con forte accento lucano-moliternese, giubbotto in acrilico
multicolore e berretto di lana calato con forza. 'io non voglio
sposarmi', dice lei. 'mang'io' risponde lui 'era un zogno, era zolo
un zogno'. E con gli occhi che ridono, la bacia.
Nonni senza età, li sento borbottare
da lontano. “Ti avevo detto di mettere il maglione, ora prendi
freddo e ti ammali”, ripete lei. “Sto bene così”, dice lui
sbottonandosi la giacca e imprecando. Tossisce. Lei accentua il passo
malfermo perché lui la sorregga. Vicina, gli chiude il bottone del
bavero. Il dorso della mano indifferente gli sfiora il mento
accarezzandolo. Per un attimo, ma uno solo, la catena di imprecazioni
si interrompe. E poi riprende.
Non è il giorno giusto per
prendere l'autobus.
Mi avvio, solo, verso casa.
Prenderò la bici.
La scena dei vecchietti mi ha ricordato questa illustrazione: http://elinepal.files.wordpress.com/2012/12/arrabbiarsisenzasmettere.jpg?w=545&h=545
RispondiEliminae i miei nonni.
il tuo tableau migliore o, se non altro, il mio preferito :)
RispondiElimina:-)
RispondiEliminaa me piacciono tutti.
ma si sa, è vietato avere preferenze tra i propri figli.